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Under pressure. Baldo Diodato per Copertino

dal 18 dicembre 2019 al 21 marzo 2020

Under pressure. Baldo Diodato per Copertino

Mercoledì 18 dicembre alle ore 17.30 si inaugura la mostra Under pressure. Baldo Diodato per Copertino. Baldo Diodato è tra gli artisti italiani più interessanti della sua generazione, per la capacità di rileggere la storia architettonica e sociale dei luoghi attraverso un linguaggio plastico di derivazione minimalista. La mostra al Castello di Copertino è una selezione ragionata delle opere dell’artista attraverso i suoi anni di attività, che restituiscono il fulcro della ricerca di questo sperimentatore nomade. Insieme ai lavori verranno presentate alcune installazioni realizzate ad hoc con gli studenti degli istituti scolastici e dell’Accademia di Belle Arti di Lecce ed una performance che l’artista ha realizzato insieme ai cittadini di Copertino nel Castello e nel centro storico della città.

Baldo Diodato è nato a Napoli nel 1938, dove si forma all’Accademia di Belle Arti per poi proseguire i suoi studi all’Accademia Albertina di Torino, dal 1966 ai primi anni Novanta, vive a New York per poi trasferirsi a Roma nel 1992.

Il confronto con la straordinaria e millenaria storia di Roma risulta di grande ispirazione: il maestro infatti utilizza grandi fogli dall’alluminio per realizzare calchi di sanpietrini e pavimentazioni antiche, attraverso un processo di acquisizione di tracce, anche infinitesimali, lasciate da milioni di persone in transito per le vie e le piazze. Realizza così altorilievi e bassorilievi che sintetizzano ciò che lo ha sempre ossessionato: il valore assoluto della forma.

Si basa infatti su un processo creativo che riguarda le metodologie dell’arte pubblica il percorso di Baldo Diodato, che spesso realizza i propri progetti chiedendo la collaborazione attiva delle comunità delle città in cui opera.

Lea Vergine, in occasione della mostra personale dell’artista alla Modern Art Agency di Lucio Amelio a Napoli nel 1966, l’ha definito, non a caso, “un assembleur dei nostri giorni”, aggiungendo che “Diodato è meridionale, sfacciatamente barocco, decorativo, ornamentale. Diodato è uno scenografo capace di mimare, la sagrestia, il cabaret, la vetrina dei grandi magazzini e l’altare, trasformando ironicamente tutto quanto i mass-media e il kitsch veicolano con assillo costante”.

Osservando oggi l’intera ricerca di Diodato emerge una doppia e persistente costante, che congiunge tra loro anche opere concepite a distanza di cinquant’anni e oltre: la pluralità dei materiali, anche industriali, adottati (con l’annessa capacità da eccentrico bricoleur di associarli) e la volontà di riflettere sulla conservazione di oggetti e visioni che rappresentano esempi di resistenza della memoria.

La mostra, che vede come partners il Comune di Copertino e l’Accademia di Belle Arti di Lecce, è stata realizzata grazie al sostegno dello sponsor Impresa Leopizzi 1750 srl.

Il fotografo del Polo Museale della Puglia, Beppe Gernone, ha documentato tutte le attività di allestimento e preparazione della performance e della mostra: gli scatti saranno parte integrante del catalogo, a cura di Pietro Copani e Lorenzo Madaro, che sarà editato subito dopo l’inaugurazione.

In mostra anche video e altro materiale legato alla storia di Diodato.

 

L’evento sarà visitabile dal 18 dicembre 2019 al 21 marzo 2020 ai seguenti orari/costi:

Dal lunedì al sabato, dalle 8.30 alle 14.00 (chiusura al pubblico ore 13.30);
biglietto d’ingresso (Castello + mostra): € 5,00 (ridotto € 2.00).

 

Per info:
Castello di Copertino
tel: 0832 931612
mail: pm-pug.castellodicopertino@beniculturali.it