PERCORSI DI VISITA PLURISENSORIALI AL CASTELLO DI GIOIA DEL COLLE
La storia che si racconta per immagini; l’arte come intreccio palpabile di sensazioni che, partendo dal contatto con superfici e contorni arriva a toccare le corde dell’emozione; il Museo che si fa “accogliente”, a misura di ogni tipo di pubblico; la cultura che diventa sempre più inclusiva.
Sarà presentato venerdì 19 luglio 2024 il progetto di implementazione del sistema di accessibilità e fruizione del Museo Archeologico Nazionale e Castello di Gioia del Colle, finanziato dall’Unione Europea nell’ambito dell’investimento PNRR.1.2 per la rimozione delle barriere fisiche e cognitive.
Il progetto, pensato per una fruizione attraverso forme che permettono di entrare in contatto diretto con la storia e le vicende del Castello Normanno Svevo di Gioia del Colle, consta di supporti alla visita diversificati a seconda delle esigenze e della tipologia di pubblico e valorizza la lettura stratigrafica del complesso architettonico nelle sue fasi prenormanna, normanna e sveva. Il progetto di valorizzazione digitale per immagini e suoni è anch’esso stratificato e si inserisce nel progetto complessivo.
L’accesso alle informazioni è garantito in forma tattile, visiva e verbale, sia in italiano che in inglese, mediante l’utilizzo di strumenti facilitatori, quali testi in Easy to Read – Facile da leggere: supporti disponibili in formato booklet da portare con sé nel percorso espositivo e scaricabili in formato pdf gratuitamente online dal sito web; parte integrante del progetto sono anche le mappe semplificata del percorso e di come visitare il museo e i Testi in CAA – Comunicazione Aumentativa Alternativa: schede descrittive in cui, accanto al testo sono presenti simboli che rappresentano visivamente il significato della parola stessa.
A disposizione dei visitatori, in forma gratuita, saranno dunque fruibili riproduzioni in rilievo in formato tavoletta inserite in un booklet e reperti ed elementi architettonici in stampa 3D accompagnati da testi descrittivi.
Inoltre, al piano terra, nella Sala del Trono, nella Torre de’ Rossi e nel Gineceo sarà possibile ammirare quattro videoinstallazioni, progettate e realizzate da Kaos Produzioni per conto di Isi Congress e strumenti di comunicazione verbali e non verbali e curati da Valeria Bottalico in collaborazione con Anfass Cremona, Anffas Nazionale e MERAKI società cooperativa sociale, consentendo al pubblico di immergersi in un racconto speciale in grado di abbattere le barriere culturali, linguistiche, cognitive e sensoriali.
Il Castello è anche un luogo scenicamente compiuto, denso di presenze e di testimonianze miracolosamente sopravvissute ai secoli, scelto come set cinematografico da Pasolini prima, con il Vangelo secondo Matteo, poi da Liliana Cavani con il suo Francesco ed infine da Matteo Garrone con il Racconto dei Racconti. La sua stessa storia è anche una storia dal sapore cinematografico connotata da un luogo fortemente evocativo: la leggenda di Bianca Lancia, la presenza di Federico II, artefice delle trasformazioni fino alla ricostruzione “scenica” di Pantaleo, fanno del Castello di Gioia uno dei luoghi più intensi e affascinanti della Puglia.
Il racconto audio visivo introduttivo ribalta le consuetudini dell’offerta, rendendo protagonista della leggenda di Bianca Lancia e delle evocazioni delle storie del Castello, la narrazione teatrale in Lingua dei Segni Italiana (LIS) di Consuelo Agnesi proiettata all’interno del grande forno al piano terra del Castello.
A presentare il progetto saranno il delegato alla Direzione regionale Musei nazionali Puglia, Francesco Longobardi, il direttore del Museo e Castello di Gioia del Colle Fabio Galeandro, il sindaco del Comune di Gioia del Colle Giovanni Mastrangelo, il presidente della Pro Loco Angelo Antresini, Stefano Gargiulo e Carmen Leopardi di Isicongress – Kaos Produzioni, Valeria Bottalico esperta di accessibilità museale, Vito Andriola – presidente sezione Ente Nazionale Sordi Onlus (ENS) di Bari e Vito Mancini – presidente sezione Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti (UICI) di Bari.
«L’implementazione e l’innovazione dei canali di comunicazione – commenta il Direttore Generale Musei, Prof. Massimo Osanna – per favorire una sempre maggiore interazione tra archeologia, storia, arte e ogni tipologia di pubblico, diventa occasione di inclusione finalizzata a garantire la piena fruizione dei contenuti, con il risultato di una ricca narrazione multisensoriale. Con questo progetto diventato realtà, anche il Castello di Gioia entra nella rete virtuale dei Musei italiani “accoglienti”, in grado di offrire a tutti i fruitori dei luoghi della cultura una esperienza completa di visita».
«Attraverso questa iniziativa – spiega l’arch. Francesco Longobardi – i musei proseguono il cammino verso la piena accessibilità e l’innovazione attraverso l’uso delle tecnologie, che questa Direzione sta portando avanti».
«La tecnologia non è stata utilizzata in maniera invasiva, ma ampiamente integrata e soprattutto reversibile – commenta il dott. Fabio Galeandro – dal momento che gli spazi del Castello saranno fruibili sia accompagnati dal racconto onirico delle immagini, sia nella solitudine delle mura, lasciando in entrambe le soluzioni il Castello protagonista».