Ministero della Cultura

Direzione generale Musei

Castello Svevo di Bari – Direzione regionale Musei nazionali Puglia

Direttore Generale Avocante
Prof. Massimo Osanna

Delegato alla direzione
Arch. Francesco Longobardi

Via Pier l’Eremita, 25/B, 70122 Bari
+39 0805285231

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Museo Archeologico Nazionale di Canosa di Puglia

Progetto PNRR – Misura 1.2

Finanziamento economico: 110.000,00€

RUP, DEC: Anita Rocco

Direzione scientifica: Anita Rocco

Impresa: IC Videopro s.r.l.

Museo Archeologico Nazionale di Canosa di Puglia

Palazzo Sinesi: allestimenti multimediali per una visita inclusiva
Un viaggio nella storia

L’intervento ha interessato l’atrio di Palazzo Sinesi, attuale sede del Museo ora trasformato in uno spazio interattivo, creando così un contesto immersivo e coinvolgente.

 

Per rendere facilmente accessibili a tutti i reperti esposti al primo piano del museo tutte le pareti visibili del vano di accesso sono state sfruttate per ospitare installazioni che invitano al gioco e all’approfondimento. Il primo pannello intitolato “Tocca la storia” permette di giocare con le decorazioni di alcuni dei reperti esposti. Grazie a dei sensori nascosti dietro le grafiche, al semplice tocco si attivano animazioni di pochi secondi: ed ecco che da un antico piatto fuggono seppie, pesciolini e conchiglie tuffandosi tra le onde. Oppure l’armatura di un cavaliere si accende mostrando la corazza dopo che ha gettato la sua lancia.

 

Il secondo pannello, “I colori di Canosa”, è dedicato alla ceramica policroma e plastica canosina: un racconto fruibile in autonomia attraverso delle monocuffie e accompagnato da immagini e dalla possibilità di toccare le riproduzioni dei vasi narrati in scala reale.

 

Sulla parete di fondo, l’installazione “Vino e danza” proietta le raffigurazioni di un vaso apulo (dinos) a figure rosse su teli in tulle dal grande impatto scenografico.

 

Un museo per tutti

Il nuovo allestimento multimediale è un preludio al nuovo Museo Archeologico Nazionale di Canosa nell’edificio scolastico Mazzini, in cui la multimedialità sarà a servizio di una esposizione archeologica molto più vasta, ma costituisce nel frattempo una spinta ad ampliare i target di pubblici.