“IL PRIMO UOMO” 1993-2023: TRENTENNALE DELLA SCOPERTA DELL’UOMO DI ALTAMURA. INIZIATIVE PER RENDERE MERITO ALL’UNICITÀ DELLA SCOPERTA
Guardare indietro e avanti allo stesso tempo, attraverso una programmazione di eventi che metta d’accordo più generazioni e in cui l’archeologia rappresenta il codice d’elezione.
È in questa direzione che si muove il ricco calendario di appuntamenti a cura del Museo Nazionale Archeologico di Altamura pensato per omaggiare il trentennale della scoperta di uno scheletro umano appartenuto ad un esemplare di Homo Neanderthalensis, vissuto tra i 180.000 ed i 130.000 anni fa, e rinvenuto dal gruppo speleologico del CARS (Centro altamurano ricerche speleologiche) nella grotta di Lamalunga intorno ai primi giorni di ottobre del 1993; un dialogo tra più forme d’arte che, pur diverse tra loro, parleranno all’unisono e onoreranno il paesaggio e i suoni tipici della Murgia, contesto in cui è immersa la grotta.
«Abbiamo pensato a un cartellone di eventi che potesse coinvolgere una pluralità di pubblico, dai bambini agli adulti – commenta il Direttore del Museo Nazionale Archeologico di Altamura, Carla Bagnulo – e che, come un grimaldello, aprisse alle domande e al desiderio di andare incontro alle risposte. Grazie anche al prezioso supporto offerto e alla sensibilità dimostrata nella realizzazione di questi eventi dal Lions Club Murgia Parco Nazionale e dal Club Altamura – Jesce – Murex, abbiamo inteso il trentennale come un’occasione in più per rendere merito all’unicità della scoperta del 1993, un momento importante per la storia della città e per il museo stesso, valorizzato ulteriormente dagli imminenti lavori di ammodernamento della struttura e di riallestimento del percorso espositivo, inclusa la sezione dedicata al Paleolitico e all’Uomo di Altamura»
Dopo l’apertura delle manifestazioni lo scorso 23 e 24 settembre in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, con l’inaugurazione dell’installazione sonora “Cinema ad occhi chiusi: un percorso immersivo nei suoni della Murgia”, si prosegue martedì 3 ottobre con due sessioni pomeridiane di attività laboratoriali tenute dalla dott.ssa Antonia Sciancalepore, archeologa preistorica, insieme al personale del museo.
Realizzando porzioni di pitture parietali su supporti litici, o decorando vasi secondo le prime tecniche del Neolitico, i partecipanti, adulti e bambini, potranno immedesimarsi in quell’umanità esordiente che, proprio attraverso il linguaggio dell’arte, ha potuto raccontare la propria vita attraverso una “scrittura” figurata e simbolica.
La partecipazione all’evento, gratuita per i minori, sarà anche occasione per immergersi nel “sentiero acusmatico” a cura del maestro Franco Degrassi, compositore e improvvisatore elettroacustico: l’ambiente che riproduce la grotta carsica dell’Uomo di Lamalunga, al secondo piano del museo, diventerà sala immersiva fino al prossimo 6 ottobre; un percorso puramente sonoro, tale da proiettare il pubblico nel regno del “fragore” e dei suoni della Murgia.
Si prosegue sabato 7 ottobre con l’apertura straordinaria del Museo dalle 17.30 alle 21.30 (ultimo ingresso 20.45). A prendersi la scena saranno le “Nuove sonorità alla ricerca degli Echi del tempo” a cura dell’associazione culturale MUZIC PLUS: una geografia acustica per comprendere meglio lo spazio che ci circonda.
Per l’occasione, il percorso di visita sarà accompagnato da improvvisazioni sonore e musicali del quartetto composto dai performers improvvisatori Carlo Mascolo, Vito Basile, Pino Colonna e Domenico Acquaviva.
Infine, rivolto alle scuole di ogni ordine e grado di tutta Italia è il concorso a premi “Dalla Alpha alla Zeta – Le nuove generazioni raccontano l’Uomo di Altamura”.
C’è tempo fino al 3 dicembre per presentare un elaborato grafico, un testo scritto o un prodotto multimediale sulla vita e/o sulle fasi cruciali dell’Uomo di Altamura.
«Le manifestazioni in programma rimarcano la mission della Direzione di cui il Museo di Altamura è parte integrante – commenta l’Arch. Longobardi, delegato alla Direzione Regionale Musei Puglia – parliamo di valorizzazione e conoscenza del patrimonio culturale, in particolare raccontando la storia del territorio, promuovendone la comprensione dal punto di vista storico – artistico, archeologico e paesaggistico, aprendo le porte dei nostri musei al coinvolgimento e alla partecipazione attiva di scuole, associazioni e ogni altra categoria di pubblico».