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Giornate Europee dell’Archeologia – Verso l’archeologia virtuale e cosmopolita

19 giugno 2020

Giornate Europee dell’Archeologia – Verso l’archeologia virtuale e cosmopolita

Il Museo Nazionale Archeologico di Altamura partecipa alle Giornate Europee dell’Archeologia con la presentazione dal titolo Verso l’archeologia virtuale e cosmopolita.

Alle ore 10,30 di venerdì 19 vi sarà la presentazione del tour virtuale del progetto Vista arricchito di nuovi contenuti e traduzioni in inglese dei testi relativi all’allestimento dedicato alla scoperta dell’Uomo di Neanderthal della grotta di Lamalunga.

Dal momento della scoperta dell’uomo di Altamura, il mondo della Paleoantropologia ha concentrato la sua attenzione su questo straordinario reperto. Un pool di scienziati, affiancato dagli speleologi protagonisti del ritrovamento, è sceso nelle viscere della Terra per osservare e toccare da vicino ciò che è stata definita una straordinaria scoperta. I successivi sopralluoghi e indagini, le strategie da porre in essere per poter studiare quei resti umani fossilizzati, hanno reso necessario la costituzione di un gruppo di lavoro. Le indagini condotte dai paleoantropologi hanno permesso di trasferire i dati ricavati dalle rilevazioni antropometriche effettuate con scansioni laser, riprese fotogrammetriche e restituzione 3D applicate sul cranio dell’Uomo di Altamura e i risultati delle analisi del DNA ricavati dal frammento osseo prelevato dalla scapola, a due paleoartisti di fama internazionale: i gemelli olandesi Adrie e Alfons Kennis. Su commissione del Comune di Altamura, essi hanno ricostruito un modello iperrealistico, cioè un manichino in silicone e altri materiali che riproduce una creatura apparentemente viva. Se il volto è stato realizzato utilizzando il calco 3D del cranio, il resto del corpo ha preso forma e dimensioni in base alle misurazioni che i paleoantropologi hanno fornito ai due artisti che intelligentemente hanno creato la loro opera, interfacciandosi continuamente con la comunità scientifica. Ora tutti possono ammirarlo nella sala a lui dedicata, al secondo piano del Museo Nazionale Archeologico di Altamura.