Ministero della Cultura

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Castello Svevo di Bari – Direzione regionale Musei nazionali Puglia

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“La cultura non si ferma” al Castello Svevo di Trani

dal 14 marzo al 18 maggio 2020

“La cultura non si ferma” al Castello Svevo di Trani

Nell’ambito dell’iniziativa MiBACT #laculturanonsiferma il Castello di Trani ha pubblicato una breve intervista rilasciata dal Direttore per la TV polacca e due appuntamenti di visita virtuale alla mostra dal titolo “Auschwitz nelle opere degli ex-prigionieri, a cui, nei prossimi giorni, seguirà il terzo ed ultimo. La mostra è nata dalla proficua collaborazione tra il Museo di Stato di Auschwitz-Birkenau e la Direzione regionale Musei Puglia, con il supporto della dott.ssa PhD Aneta Banasik dell’Associazione pugliese italo-polacca ed  allestita nei suggestivi spazi delle Casematte del Castello Svevo di Trani. L’iniziativa rientra tra gli eventi di divulgazione a finalità educativa perseguita dalla Direzione Musei Puglia attraverso la promozione i suoi canali social di quanto non temporaneamente visitabile in situ.

Con il primo dei video si introduce la visione dei ventiquattro pannelli realizzati a cura di Agnieszka Sieradzka (selezione opere e citazioni), Elżbieta Pietruczuk e Jerzy Pietruczuk (progetto grafico e pre-stampa) nel suggestivo spazio scelto al Castello.

Nel secondo si ha modo di soffermarsi sui dettagli delle sezioni denominate Arrivo al campoLa trasformazione in prigioniero e le Condizioni di vita.

Si ha così modo di riflettere sulle inumane condizioni degli uomini, delle donne e dei bambini rinchiusi nei campi, descritti attraverso la stampa di disegni originali ed inediti (realizzati tra il 1945 e il 1980) e le parole di quanti, salvatisi dalla morte, hanno trovato la forza di testimoniare davanti al mondo un momento di totale privazione del senno umano. Notevole l’impatto registrato nei commenti e nelle condivisioni dei followers che chiedono se la mostra potrà comunque essere visitabile dopo la riapertura del sito.

Doveroso è il ringraziamento al Museo di Stato di Auschwitz-Birkenau, anch’esso temporaneamente chiuso per la pandemia, che ha sostenuto l’organizzazione della mostra e di cui rimane la proprietà delle immagini dei disegni usati nel montaggio di questi video e l’Associazione pugliese italo-polacca per la collaborazione.