Il Ministro della cultura Giuli in visita a Canosa: verso il nuovo Museo archeologico nazionale
«Occorre vivere la propria esistenza in un diretto e costante rapporto con chi ci ha preceduto, nella consapevolezza di lasciare a chi ci succederà quello che si sta gestendo nelle migliori condizioni, possibilità, forza, grandezza, orgoglio di cui Canosa oggi è formidabile esempio». Parte da queste premesse la visita di qualche giorno fa a Canosa del Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, in occasione della presentazione del progetto del nuovo Museo Archeologico Nazionale all’interno dell’edificio scolastico “Giuseppe Mazzini”.
Non ha nascosto l’orgoglio l’arch. Francesco Longobardi, delegato alla Direzione del Castello svevo di Bari – Direzione regionale Musei nazionali Puglia. «La città di Canosa – ha riferito davanti al Ministro – merita un museo archeologico capace di raccontare la storia e l’archeologia di un territorio così ricco di testimonianze che spaziano dalla preistoria all’età medioevale, che comprendono siti archeologici e reperti grazie ai quali si ricostruisce la storia di un insediamento fiorente e rilevante per molti secoli. Questa storia millenaria sarà il focus del museo, motore e raccordo della complessità di queste evidenze archeologiche».
L’iter parte da più lontano. Nel 2020, dopo un lungo e fruttuoso dialogo con il Comune di Canosa di Puglia, l’allora Polo Museale della Puglia (ora Castello svevo di Bari – Direzione regionale Musei nazionali Puglia) ha siglato un Contratto di Concessione in comodato d’uso gratuito per 50 anni di una nuova e prestigiosa sede individuata in un’ala dell’edificio scolastico Giuseppe Mazzini. L’area espositiva passerà cosi dai 300 mq dell’attuale allestimento a Palazzo Sinesi a più di 3.000 mq: il nuovo Museo diverrà, nelle intenzioni condivise del Ministero della Cultura e dell’Amministrazione Comunale, un luogo vitale di riferimento culturale per tutta la comunità canosina e per gli studiosi, per i visitatori e per i turisti.
Intanto, con i finanziamenti a disposizione, per complessivi 7.100.000,00 Euro, sono stai avviati i lavori del primo lotto che prevedono gli interventi strutturali e impiantistici su tutto il fabbricato, e la realizzazione al piano seminterrato di depositi, di laboratori e aule studio. Il piano rialzato invece sarà dedicato all’accoglienza, agli uffici, a spazi espositivi e per conferenze.
Gli spazi esterni pertinenziali saranno suddivisi tra la scuola e il museo attraverso una ben precisa distinzione capace, da una parte, di evitare interferenze tra le due istituzioni ma, dall’altra, costruita in modo da generare un’osmosi che connetta la scuola e la città agli spazi museali.
Il 5 novembre scorso è stato pubblicato il bando di gara con scadenza fissata al 16 dicembre. I lavori saranno avviati i primi mesi del 2025 e avranno una durata circa 24 mesi, durante i quali «sarà nostra priorità – ha anticipato Longobardi – garantire un uso graduale degli spazi».