Ministero della Cultura

Direzione generale Musei

Castello Svevo di Bari – Direzione regionale Musei nazionali Puglia

Direttore Generale Avocante
Prof. Massimo Osanna

Delegato alla direzione
Arch. Francesco Longobardi

Via Pier l’Eremita, 25/B, 70122 Bari
+39 0805285231

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Museo Nazionale Jatta Ruvo di Puglia

Il museo Nazionale Jatta ospita una prestigiosa collezione archeologica composta da più di duemila reperti appartenuti per circa due secoli alla famiglia Jatta e quasi tutti ritrovati nel territorio di Ruvo.

Visita il Museo

ORARI E BIGLIETTI

Curiosità

Nella prima metà dell’Ottocento, a Ruvo come in altre città pugliesi, si concentra l’attenzione di studiosi e mercanti d’arte, interessati a studiare, ma anche a entrare in possesso dei tesori emergenti dal sottosuolo. Nel tentativo di salvare questo prezioso materiale dal rischio della dispersione all’estero, molte famiglie ruvesi cominciano a raccogliere i reperti, dando avvio a pregiatissime collezioni. Giovanni Jatta (1767-1844), giureconsulto residente a Napoli, e suo fratello Giulio (1775-1836), ufficiale dell’esercito borbonico ritiratosi a Ruvo, raccolgono tutti i reperti che riescono ad acquistare, componendo una collezione ricchissima che viene collocata nelle sale al pianterreno del Palazzo di famiglia, fatto costruire appositamente a metà dell’Ottocento. L’allestimento del Museo, in parte ideato da Giovanni Jatta senior e poi ordinato e disposto poi dal nipote Giovanni junior (1832-1895), autore anche del poderoso Catalogo della collezione, è rimasto quasi del tutto immutato fino ad oggi, nel chiaro intento di lasciare ancora viva l’immagine e l’atmosfera delle sale. All’Ottocento, infatti, risalgono le vetrine, gli armadi, le colonnine, i divanetti in tessuto rosso, ma soprattutto del tutto ottocentesco è il criterio che guida la disposizione dei reperti. Il percorso ideato infatti mira a valorizzare gli oggetti ritenuti “più belli”, prescindendo dalla cronologia e della classe di produzione a cui essi appartengono. I reperti sono disposti nelle quattro sale partendo da quelli considerati meno pregevoli, le cosiddette “Terrecotte” (vale a dire i reperti privi di decorazioni figurate) per poi passare alle ceramiche figurate, in una progressione che culmina nell’ultima sala con l’esposizione del cratere del Pittore di Talos.

Photo Gallery

Cratere a mascheroni a figure rosse con rappresentazione di una donna seduta all’interno di un’edicola funeraria (IV sec. a.C.).

Phiale apula a figure rosse con rappresentazione di una figura femminile, forse Afrodite, portata in volo da due eroti (IV sec. a.C.).

Cratere attico a figure rosse con rappresentazione della morte di Talos, il gigante di bronzo che secondo la mitologia greca proteggeva l'isola di Creta (V. sec. a.C.)

La collezione del Museo Nazionale Jatta

Il Museo Nazionale Jatta è stato recentemente interessato da un importante intervento di restauro e adeguamento funzionale, mirato a rendere le sue sale adatte ad accogliere i visitatori pur mantenendo inalterata l’immagine ottocentesca del luogo.
A luglio 2022, è stata inaugurata, nello spazio del cosiddetto Grottone di Palazzo Jatta, al piano sottostante del Museo, la mostra “Collezionauta. Capolavori attraverso il tempo”. In una atmosfera eterea, che non tradisce l’originaria vocazione dello spazio, un tempo destinato a dispensa di grano e mandorle, sono esposti alcuni dei vasi più originali e notevoli della collezione del Museo, accostati a beni e cimeli della famiglia Jatta, partner del progetto, in un dialogo articolato che ben racconta la genesi, lo svolgimento e le prospettive future del fenomeno del collezionismo.
Notevole inoltre la presenza, fra i beni in mostra, di un dipinto ottocentesco – gentilmente concesso in prestito dal Pontificio Seminario Regionale Pio XI di Molfetta – raffigurante la ricostruzione ideale della celebre Tomba delle Danzatrici, dalla decorazione delle famose lastre, rinvenute a Ruvo durante agli inizi dell’Ottocento e conservate al Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Nella stessa sala, dedicata alla sezione “Ruvo nel mondo”, accanto all’iconico cratere del Pittore di Talos, è esposto anche un corredo tombale composto da più di 15 esemplari, datato al IV secolo a.C., gentilmente concesso in prestito dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio della città metropolitana di Bari e destinato a far parte della collezione del Museo Archeologico Civico di Ruvo di Puglia di prossima apertura.

Info e Contatti

Piazza Bovio, 25 – Ruvo di Puglia
Telefono: +39 080 2440003
Direttore: Claudia Lucchese
Email: drm-pug.museoruvo@cultura.gov.it

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