Ministero della Cultura

Direzione generale Musei

Castello Svevo di Bari – Direzione regionale Musei nazionali Puglia

Direttore Generale Avocante
Prof. Massimo Osanna

Delegato alla direzione
Arch. Francesco Longobardi

Via Pier l’Eremita, 25/B, 70122 Bari
+39 0805285231

drm-pug@cultura.gov.it
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Museo Archeologico Nazionale di Canosa

Il Museo Archeologico Nazionale di Canosa è ospitato in un palazzo del XIX secolo, Palazzo Sinesi, sito nel centro cittadino, messo a disposizione dalla Fondazione Archeologica Canosina sin dal 1994. Canosa è tra i centri della Puglia più ricchi di testimonianze del passato. Occupata sin dall’età del Bronzo, diviene insieme ad Arpi, uno dei centri più importanti della Daunia.

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Cenni storici

La collezione esposta del Museo è composta da manufatti provenienti dai corredi di tombe arcaiche e ricchi ipogei ellenistici, che testimoniano usanze e mentalità della società canosina e l’elevata qualità dell’artigianato locale tra il VI ed il III secolo a.C. Nella prima sala dell’Ariete sono esposti vasi a decorazione geometrica dalle forme elaborate rinvenuti nelle tombe di Vico Pasubio e via Legnano (VI – V sec. a.C.). Il livello sociale dei defunti, pur in assenza di elementi particolarmente pregiati, è testimoniato dalla ripetizione dei vasi e dalla presenza di oggetti d’ornamento come il pendaglio di cintura a forma di ariete ed armi. Nella seconda sala dei crateri trovano posto alcuni corredi dall’Ipogeo di Vico san Martino (IV-II sec. a.C.) in cui compaiono accanto ai vasi della tradizione geometrica indigena daunia, i vasi apuli a figure rosse prodotti nelle colonie della Magna Grecia, e altri beni di prestigio quali armi e metalli. Le sale successive sono dedicate al ricco corredo dell’ipogeo Varrese, una delle più importanti tombe a camera di Canosa, appartenuta per varie generazioni ad una famiglia di spicco del ceto abbiente. Tra i materiali si segnalano, oltre ai vasi apuli a figure rosse caratterizzati da dimensioni monumentali, dalla ricchezza decorativa delle raffigurazioni e dall’impegno narrativo delle scene, la corazza anatomica in bronzo, un importante nucleo di vasi policromi e plastici detti canosini, caratterizzati da immagini dipinte a tempera con una vasta scelta di colori, tra cui predomina il rosa, e dalla presenza di elementi decorativi applicati.

Photo Gallery

Corazza del tipo anatomico lungo, composta da due valve unite da cerniere. Le due valve riproducono con dovizia di particolari la possente muscolatura maschile (metà del IV secolo a.C.)

Phiale apula a figure rosse con la rappresentazione di Andromeda incatenata e di Niobe pietrificata attribuita al Gruppo del Pittore di Arpi (315-300 a.C.)

Askòs dalla ricca decorazione plastica e policroma, con testa femminile in rilievo e cavalli alati dipinti sui fianchi, sormontato da una figura maschile dal corpo serpentiforme e due teste di cigno (fine del IV sec. a.C.)

Curiosità

Oggetto continuo di saccheggio, il patrimonio archeologico canosino arricchisce le collezioni dei grandi musei d’Italia e del mondo: dagli ori di Opaka esposti nel MarTA di Taranto, al vaso di Dario nel MANN di Napoli, dalle preziose ambre intagliate nel British Museum di Londra, alle statue in terracotta delle cosiddette “oranti” ora al Louvre a Parigi, al Getty Museum di Malibu, al Pushkin di Mosca per citare i più famosi. I vasi canosini sono esposti in tutto il mondo, ma soltanto a Palazzo Sinesi è possibile ammirare i corredi delle tombe arcaiche e dei ricchi ipogei ellenistici nella loro interezza e varietà.

Info e Contatti

Palazzo Sinesi - Via J. F. Kennedy 18 – Canosa di Puglia
Telefono: 0883664716
Direttore: Anita Rocco
Email: drm-pug.museocanosa@cultura.gov.it

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