Ministero della Cultura

Direzione generale Musei

Castello Svevo di Bari – Direzione regionale Musei nazionali Puglia

Direttore Generale Avocante
Prof. Massimo Osanna

Delegato alla direzione
Arch. Francesco Longobardi

Via Pier l’Eremita, 25/B, 70122 Bari
+39 0805285231

drm-pug@cultura.gov.it
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Museo Archeologico Nazionale e Parco Archeologico di Egnazia

Il Museo Archeologico Nazionale di Egnazia, intitolato a Giuseppe Andreassi, direttore del museo e dell’area archeologica dal 1976 al 1985 e Soprintendente Archeologo della Puglia fino al 2009, sorge all’esterno delle mura di cinta dell’antica Gnathia, nell’area della necropoli messapica. L’allestimento ripercorre i trenta secoli di storia dell’importante insediamento, dell’età del bronzo al medioevo.

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Cenni storici

La città, citata dagli autori classici per la sua posizione geografica privilegiata, fu scalo commerciale strategico nel collegamento tra Occidente e Oriente. Il primo stanziamento sorse nel XVI secolo a.C. ed ebbe continuità di vita fino all’età del Ferro, quando tutto il territorio della Puglia era abitato dagli Iapigi. Intorno alla fine del VI sec. a.C., Egnazia si connotò come insediamento della Messapia, corrispondente alle attuali province di Brindisi e Lecce. A partire dal III sec. a.C., con la presenza romana nel territorio, la città subì trasformazioni dal punto di vista urbanistico e dal I sec. a.C. acquisì lo status di municipium, assumendo grande importanza grazie alla presenza del porto e della via Traiana. Dal VI sec. d.C. la parte bassa dell’abitato venne progressivamente abbandonata e lo stanziamento continuò sull’Acropoli, fino al XIII secolo.

Photo Gallery

Corredo funerario contenente ceramica di importazione micenea, da una tomba a tumulo rinvenuta in località Torre Santa Sabina nel comune di Carovigno (BR) (XIV sec. a.C.

Scena di banchetto in terracotta rappresentante i riti che si svolgevano in occasione della sepoltura (IV-II sec. a.C).

La divinità, abbigliata con la veste (chitone) e un ampio mantello (himation), è rappresentata con la fiaccola tipica delle cerimonie in onore di Demetra.

Curiosità

Il percorso espositivo, diviso in 7 sezioni, narra le vicende che hanno caratterizzato la ricerca archeologica ad Egnazia e l’evoluzione storica del sito dal XVI sec. a.C. fino al XIII secolo d.C., momento in cui l’area viene abbandonata.
I reperti e le immagini illustrano le peculiarità del primo insediamento di capanne in Età del Bronzo, l’influenza della cultura iapigia e messapica, di cui la Tomba delle Melagrane rappresenta un eccezionale esempio di tomba a camera dipinta di IV secolo a.C.; infine la fase romana e quella paleocristiana con la città che diventa sede vescovile. L’ultima sezione raccoglie le testimonianze relative alla presenza longobarda e alle ultime tracce di frequentazione dell’area. Della città romana si possono ammirare i resti della Via Traiana, della Basilica Civile con l’aula delle Tre Grazie, del Sacello delle divinità orientali, della piazza porticata, del criptoportico e delle terme. Tra gli edifici di culto cristiano, sorti tra il IV ed il VI sec. d.C., si segnalano la Basilica Episcopale con il battistero e la Basilica Meridionale, originariamente pavimentate con mosaici.

Info e Contatti

Fasano (BR) – Savelletri- via delle Carceri s.n.
Telefono: 0804829056
Direttore: Fabio Galeandro
Email: drm-pug.museoegnazia@cultura.gov.it

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