Ministero della Cultura

Direzione generale Musei

Castello Svevo di Bari – Direzione regionale Musei nazionali Puglia

Direttore Generale Avocante
Prof. Massimo Osanna

Delegato alla direzione
Arch. Francesco Longobardi

Via Pier l’Eremita, 25/B, 70122 Bari
+39 0805285231

drm-pug@cultura.gov.it
drm-pug@pec.cultura.gov.it

Castello Svevo di Bari

Il Castello Svevo di Bari si caratterizza per la sua duplice valenza di possente complesso monumentale dal riconosciuto pregio storico-architettonico-archeologico, dal radicato rapporto materico e simbolico con il contesto urbano d’appartenenza; e simultaneamente di contenitore museale.

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Cenni storici

Sorto ai margini del nucleo più antico della città di Bari, su preesistenti strutture abitative di epoca bizantina (VIII – X sec.) di cui rimane traccia in alcune aree di scavo interne, il Castello assume a propria data di fondazione il 1131 con Ruggero il Normanno. Più volte assediato, distrutto e ricostruito durante il XII secolo, nel XIII secolo il Castello diviene uno dei castra exempta di Federico II di Svevia, che avvia un programma di ristrutturazione del sistema castellare difensivo del Regno di Sicilia e lascia sul Castello di Bari una forte impronta, tutt’oggi visibile sull’ingresso originario, nel vestibolo e nella loggia. Con l’arrivo in città della duchessa Isabella d’Aragona e di sua figlia Bona Sforza, nel XVI secolo il Castello diviene sede della loro corte e assume l’aspetto di una dimora rinascimentale. Successivamente il Castello subisce un sostanziale abbandono sino all’epoca borbonica, periodo in cui diventa prima carcere e poi caserma. Nella seconda parte del XX secolo, il Castello viene scelto quale sede per ospitare un primo nucleo di opere e viene aperto per la prima volta al pubblico nel 1957. Per molti anni sede degli uffici della Soprintendenza, nel 2017 ingenti lavori di ristrutturazione permettono di restituire alla pubblica fruizione l’intero primo piano del Castello.

Photo Gallery

Le due formelle in argilla ricoperta da vetrina verde e trasparente, entrambe decorate con una figura coronata in rilievo, potrebbero essere due campioni di prova per rivestire le stufe che riscaldavano i grandi saloni del Castello nel XVI secolo.

Fra i preziosi esposti nella Torre dei Minorenni, questi orecchini a doppio pendente con placca a pelta e gemme blu, provenienti da una sepoltura femminile di alto rango sociale, dalla necropoli tardo antica della basilica di San Leucio a Canosa di Puglia.

La Gipsoteca ospita una collezione di riproduzioni in gesso degli apparati scultorei dei più importanti monumenti e cattedrali pugliesi realizzati nel 1911 dagli scultori Pasquale Duretti e Mario Sabatelli, in occasione dell’Esposizione Etnografica Regionale per il Cinquantenario dell’Unità d’Italia

Il Castello e la Gipsoteca

Inaugurata e riaperta al pubblico nel 2011 dopo ampi lavori di restauro e adeguamento funzionale, la Gipsoteca espone parte della straordinaria raccolta di calchi in gesso tratti dai più celebri monumenti pugliesi, realizzati dagli scultori Pasquale Duretti e Mario Sabatelli in occasione dell’Esposizione Etnografica Regionale che si tenne a Roma nel 1911, per celebrare i cinquant’anni dell’Unità d’Italia.

Info e Contatti

P.zza Federico II di Svevia n.4 - Bari
Telefono: 080 8869304
Funzionario responsabile: Alessandra Mongelli
Email: drm-pug.castellodibari@cultura.gov.it

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